La trasferta a Piacenza dimostra ancora una volta che il Ravenna ha tanto potenziale di crescita, ma ancora ampie aree di miglioramento, soprattutto dal punto di vista mentale e di approccio alle partite. Che la visita in casa dei Lyons fosse estremamente insidiosa lo sapevano tutti prima di partire. Le squadre emiliane godono di un vissuto rugbistico molto più lungo di quelle romagnole, e nonostante il divario quantitativo (leggasi numero dei praticanti) e tecnico (qualità del gioco) si stia anno dopo anno riducendo, resta ancora un certo gap da colmare. Se ciò non bastasse, si aggiunga che i padroni di casa schieravano alcuni giocatori “in prestito” dalla prima squadra, militante nel campionato di Top 10, la massima serie italiana, a dimostrazione dell’importanza della partita, che rappresentava una sorta di spareggio promozione.

Con questa consapevolezza desta quindi qualche grattacapo il modo in cui il Ravenna ha affrontato inizialmente la partita. Forse da imputarsi ad un timore reverenziale che nello sport agonistico non dovrebbe esistere, i porpora-oro lasciano troppe iniziative alle scorribande piacentine. Gli emiliani sono organizzati e muovono rapidamente il pallone da un lato all’altro del campo, trovando spesso pertugi nel muro difensivo ospite. Nelle fasi statiche, solo la touche garantisce un sicuro possesso dell’ovale mentre la mischia soffre l’inesperienza di alcuni componenti. Il primo tempo vede i Lyons marcare ben quattro mete e alla fine della frazione il tabellone mostra un impietoso 24 a 0.

Nella ripresa sembra di assistere ad un altro match. Riordinate le idee e anche grazie ad alcune sostituzioni strategiche, il Ravenna prende letteralmente in mano il pallino del gioco e chiude i Lyons nella propria metà campo. Bastano pochi giri di lancette per dare il via ad un insperato recupero, con il veterano Shehu che conclude all’ala una bella azione corale. Trolio trasforma per il 24 a 7. La difesa piacentina è intensa, e l’imprecisione dei ravennati non permette di finalizzare tante azioni. In una di queste, un passaggio sbagliato permette al centro di casa di intercettare il pallone e fare un coast-to-coast per una meta che riduce le speranze di recupero ravennati al lumicino (31-7). I porpora-oro in un moto d’orgoglio non demordono e tornano a schiacciare i padroni di casa nella propria metà campo. Trolio riesce a schiacciare in meta sfondando il muro difensivo (31-12) ma non c’è più molto tempo da giocare.

La partita si conclude come da pronostico dei bookmakers, ma il Ravenna esce a testa alta considerando il volume di gioco prodotto nel secondo tempo. Da segnalare l’ennesimo debutto in prima squadra per due giocatori Under 19, Simone Cristofori e Leonardo Mirizzi. Con questi salgono a undici gli esordi stagionali di ragazzi della giovanile. Nuovo innesto anche del pilone Baratti proveniente dai Saviors Cesena.

Formazione Ravenna RFC: Saporetti, Benini (Baratti), Rossini (Bassi), Xella, Sangiorgi, Hedli (Mazzotti), Angeli (Cristofori), Perrella (Piccinini), De Giovanni (Lo Forte), Deggiovanni (Mirizzi), Spighi, Donati, Guercia, Shehu, Trolio.

 

Serie C – 21/11/2021 – Fase Graduatoria – Spareggio (ottavo di finale)

Piacenza-Ravenna 31-12